venerdì 16 settembre 2011

Urla nel silenzio

Come spesso accade al rientro a bordo in lancia dopo un pomeriggio trascorso a Dubrovnik, gli ospiti in una sorta di pellegrinaggio silenzioso si dispongono in una fila organizzata per prendere la lancia che li accompagnera' a bordo.
La fila e' piutosto lunga per via del poco tempo a disposizione, poco piu' di tre ore per visitare il centro antico della citta' croata.
Inevitabilmente la gente si accalca quanto piu' vicino all' orario di rientro dell' ultima lancia per cercare di sfruttare fino in fondo il tempo a disposizione. La coda e' fluida e scorre veloce, ad ogni modo sono comunque necessari almeno 20 minuti in coda per le operazioni di attracco e imbarco delle lance nel porticciolo.
Nel silenzio penitente che accompagna la processione, la Sig.ra Maria, la chiemeremo cosi', napoletana verace, in coda da sola per tornare a bordo, alla vista in lontananza del figliolo 14enne che aveva perduto per le vie di Dubrovnik durante la passeggiata pomeridiana, rompe il ligio silenzio della fila con una voce acuta e stridula in una espressione che rimbomba attraverso le mura, le bifore, gli arazzi e le vetrate del borgo medievale:
"T' AGGI' ACCCCIIIIDEEEEREEEEE !!!!!!!!!!! SCOSTUMAAAAT'!!!!!!!!!!......"
Persino la cittadinanza locale croata, normalmente indifferente all' espressivita' e al colore del dialogo delle lingue latine, si gira in blocco per vedere quale animale dovesse venire sacrificato, quale lapidazione pubblica dovesse avere luogo, quale peccato dovesse essere espiato.
La coda di penitenti silenziosi si risveglia in una fragorosa risata istintiva.
La Sig.ra Maria risponde ai presenti in un sorriso di circostanza, poi girandosi al figlio gli gira uno scappellotto e lo minaccia di risolvere la situazione in separata sede.
Il melodramma italiano spopola anche all'estero.

1 commento:

  1. Muoio dalle risate!!!!
    Ma in assenza di questi personaggi sarebbe una noia mortale...
    Dopo una splendida settimana passata sulla Favolosa..domenica mattina sul ponte ad ammirare Venezia, con un pò di nostalgia della settimana appena trascorsa, un Signore pugliese urla al cellulare in dialetto :"Ah Mà,stemm turnand..è finit à vacanzz...simm ò port e Venezia...V E N E Z I A a Mà.....t'aggiu ditt VENEZIA ò port e VENEZIA... no FIRENZE a Mà"!!!
    E così io sono scesa dalla nave sorridendo..il Signore pugliese mi ha regalato altri 5 minuti di buonumore sulla Favolosa.

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